Nei giorni scorsi la Polizia di Stato ha tratto in arresto A. M., tunisino ultraquarantenne, residente a Canaro, destinatario dell’ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Rovigo.
Lo stesso, dovrà espiare la pena di 6 anni 6 mesi e 15 giorni di reclusione per i reati di violenza sessuale, e lesioni aggravati, tra l’altro dalla continuazione in quanto posti in essere ai danni della compagna con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso.
La pena è divenuta definitiva il 25.01.2022 con ordinanza di inammissibilità del ricorso presentato dall’uomo in Corte di Cassazione.
I reati, per cui è intervenuta la suddetta condanna, si sono protratti per 10 anni, fino a quando, nel 2018, la donna ha deciso di denunciare, consentendo agli investigatori coordinati dalla Procura di Rovigo di far luce su quanto stesse accadendo nella sua famiglia.
L’adozione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa ha infrenato le condotte delittuose dell’uomo, consentendo di salvaguardare nell’immediatezza l’incolumità della moglie, trentenne tunisina presa in carico dal centro antiviolenza.
Nei diversi gradi di giudizio, è stata acclarata la veridicità di quanto riferito dalla vittima con conseguenziale condanna definitiva.
La Squadra Mobile, dopo aver svolto le indagini all’epoca dei fatti, è stata interessata per l’esecuzione.
Appena resi edotti dell’imminenza della condanna, gli investigatori individuato il domicilio di A.M. in Canaro (RO) hanno avviato un’attività di monitoraggio sino all’adozione del provvedimento restrittivo.
Al termine delle formalità di rito, A.M. è stato associato presso la locale Casa Circondariale.