“Siamo soddisfatti e orgogliosi che la Protezione Civile Nazionale abbia riconosciuto il modello veneto adottato per affrontare i danni prodotti nel nostro territorio dalla tempesta Vaia. Continueremo il lavoro avviato tre anni fa, portato avanti lo scorso anno dal Commissario arch. Ugo Soragni, per completare nei tempi previsti le opere che garantiranno di rendere la nostra montagna ferita da Vaia ancora più bella. La gestione ordinaria in capo alla Regione del Veneto sarà imperniata su efficacia, efficienza e trasparenza nelle attività grazie al lavoro di squadra realizzato dai dirigenti, tecnici e soggetti attuatori – che hanno collaborato a costruire un modello di efficienza unico”.
Con queste parole il Presidente della Regione Luca Zaia annuncia i contenuti dell’ordinanza del Capo di Dipartimento della Protezione Civile nazionale n.836 del 12 gennaio scorso, nella quale la Regione del Veneto, nella persona del Direttore della Direzione della Protezione Civile, è stata individuata come amministrazione competente per la gestione ordinaria per la prosecuzione degli interventi per il superamento della crisi data dagli eccezionali eventi metereologici dell’autunno 2018, meglio noti come effetti della tempesta Vaia.
“Siamo soddisfatti inoltre che la Protezione Civile Nazionale abbia riconosciuto alla Regione Veneto di poter contare ancora sulla competenza dell’arch. Ugo Soragni – sottolinea Zaia -. A lui va il mio ringraziamento per l’attività svolta da Commissario e la mia gratitudine per la disponibilità data a proseguire nel coordinamento, prestando la propria opera gratuitamente e con spirito di abnegazione. La sua presenza, insieme a quella di tutti i dirigenti, tecnici e ai soggetti attuatori che ringrazio ancora, garantirà alla gestione ordinaria in capo alla Regione del Veneto maggiore efficacia, efficienza e trasparenza nella realizzazione di opere per poco meno di un miliardo di euro”.
Alla data di conclusione della fase emergenziale, l’8 novembre 2021, l’importo complessivo degli interventi di ricostruzione, ripristino e di aumento della risposta del territorio ad eventuali future calamità (resilienza), programmati e finanziati nell’arco del triennio 2019-2021, assomma a 919.396.752 euro, dei quali 294.103.746 euro già liquidati a seguito dell’ultimazione dei lavori o dell’emissione dei relativi stati di avanzamento, e 622.293.272 euro ancora da liquidare, a fronte tuttavia di obbligazioni contrattuali già perfezionate. I residui ammontano a 1.019.994 di euro di economie, derivanti in prevalenza da ribassi d’asta o da riduzioni dell’entità dei lavori. Le cifre saranno reimpiegate nei medesimi cantieri dove sono state generate oppure a beneficio di altri lavori, in uno con le ulteriori economie che verranno progressivamente contabilizzate.
“Il numero di cantieri avviati, oltre duemila, e l’importo delle opere messe in campo, quasi un miliardo di euro, sono davvero straordinari – commenta ancora il Presidente Zaia -. Siamo certi che il lavoro proseguirà sul solco tracciato a beneficio delle comunità, che sono rimaste colpite da Vaia, in un territorio montano che sempre più sarà al centro dell’attenzione nazionale e internazionale, in vista delle olimpiadi invernali Milano Cortina 2026”.
L’efficienza del sistema del modello emergenziale messo in campo dalla Regione del Veneto è certificato dalle parole dell’arch. Ugo Soragni, Commissario all’emergenza dopo Luca Zaia, da aprile a novembre 2021, che ha tracciato un bilancio delle attività realizzate.
“La straordinaria capacità e competenza dimostrata dai dirigenti e dai funzionari della Regione del Veneto, che mi hanno affiancato nello svolgimento delle mie funzioni – ha sottolineato Soragni – con il loro impegno hanno consentito alla struttura commissariale di proseguire nel solco degli eccellenti risultati conseguiti durante il mandato del Presidente Zaia, confermando il livello di competenza ed efficienza della gestione nella fase emergenziale. Fase che evolverà nella direzione di un graduale subentro delle articolazioni amministrative della Regione nelle attività di ricostruzione e nel miglioramento della risposta del territorio ad eventuali ulteriori eventi atmosferici di portata potenzialmente devastante”.
“Molto lavoro resta ancora da fare – ha concluso Soragni dopo aver ringraziato tutti i soggetti convolti, Presidente Zaia in primis, assessori regionali coinvolti, partner istituzionali e tecnici, e i soggetti attuatori per la determinante collaborazione -, ma ci sono tutte le condizioni affinché il passaggio alla gestione ordinaria coincida con il completamento di un itinerario che, partendo da un fatto calamitoso, impresso nella memoria delle genti venete, possa attestare la capacità di queste ultime di affrontare con coraggio e responsabilità le conseguenze di un simile evento”.