Teatro Olimpico di Vicenza, conclusi i lavori al cielo delle “vie di Tebe”

Al Teatro Olimpico si sono conclusi i lavori di sostituzione delle bende applicate sul soffitto in corrispondenza delle scene scamozziane a protezione delle fessure che si sono create nel tempo.

Oggi il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Matteo Celebron e l’assessore alla cultura Simona Siotto, i cui uffici hanno collaborato per garantire la buona riuscita dei lavori, si sono recati in sopralluogo al Teatro Olimpico.

“Quello che è terminato nei giorni scorsi, in accordo con la Soprintendenza, è un intervento che ci permette di restituire un cielo del Teatro Olimpico privo di bende visibili agli occhi dei visitatori. Lavori più importanti di restauro, che interesseranno l’intero soffitto,   verranno progettati nel 2022. Inoltre si prevede un intervento relativo all’aspetto antisismico – ha spiegato il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici, Matteo Celebron.

“L’intervento è stato completato il 9 dicembre, in anticipo rispetto all’11 dicembre, giorno in cui abbiamo potuto ripristinare la visione degli spettacoli del Pop “Son et Lumière poiché sono state rimosse le strutture necessarie ad intervenire che nei primi giorni di lavori, tra il 30 novembre e il 3 dicembre erano installare nella via centrale –ha precisato l’assessore alla cultura Simona Siotto -. Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto poiché ora le applicazioni risultano quasi impercettibili alla vista, in attesa di intervenire in modo più completo e definitivo”.

I lavori sono stati commissionati dal servizio lavori pubblici al Laboratorio di Restauro Endrizzi di Casale sul Sile, per una spesa di circa 10 mila euro nell’ambito di una somma complessiva di 100 mila euro investita per il monitoraggio dello stato dell’edificio. Sono stati realizzati dal 29 novembre al 9 dicembre, in tempo per l’apertura della mostra in Basilica palladiana “La Fabbrica del Rinascimento” che sta già cominciando a richiamare in città numerosi turisti interessati a visitare anche l’Olimpico.

Sono stati posizionati tre trabattelli (a cura di Amcps), per sostituire le bende in corrispondenza della via centrale e quindi per intervenire anche ai lati, in punti più decentrati e meno visibili.
“Con un milione e 60 mila euro, somma finanziata dal Ministero per i beni culturali, riusciremo ad intervenire, in accordo con la soprintendenza, anche per garantire la sicurezza antisismica del monumento”- ha concluso l’assessore Celebron.