Venezia. Analizzati, insieme ai cittadini, più di 500 reperti restituiti dal mare

Bilancio oltre ogni previsione per Soprintendenza, 
Università Ca’ Foscari Venezia e Lido Oro Benon.

Analizzati, valutati, fotografati, misurati e catalogati centinaia di oggetti che l’Adriatico ha riportato a riva sulla spiaggia del Lido di Venezia. Le macerie del Campanile di San Marco, crollato nel 1902, furono ammarate a 3 miglia dalla costa veneziana. La zona era crocevia di intensi traffici marittimi della Serenissima e, prima ancora, dell’Impero Romano che aveva base lagunare ad Altino.

L’importante evento storico archeologico, aperto alla partecipazione attiva dei cittadini, ha registrato il tutto esaurito delle prenotazioni. L’innovativo laboratorio si è tenuto lo scorso 7 novembre presso l’Hotel Belvedere del Lido di Venezia.

Hanno cooperato funzionari archeologi della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna, docenti di Ca’ Foscari di Storia Romana e Topografia Antica, accompagnati da studenti e dottorandi di Archeologia e Scienze e Conservazione e Tecnologie per la conservazione dei Beni Culturali.

“La Soprintendenza ritiene che l’evento sia stato un’ottima occasione per sensibilizzare la comunità riguardo alla normativa sul patrimonio culturale italiano ed in particolare sulle disposizioni di tutela legate ai ritrovamenti fortuiti. È stata anche un’opportunità per comprendere meglio il quadro storico-archeologico del Lido e del suo litorale, e il ruolo che le maree hanno nel portare alla luce presunti contesti subacquei. Questo permetterà di predisporre in futuro adeguate forme di tutela per la salvaguardia dei siti che verranno studiati in maniera più approfondita.

Gli archeologi e storici dell’ateneo veneziano: “È stata una gioia osservare gli occhi lucidi di emozione dei cittadini che hanno condiviso con noi le loro raccolte in spiaggia, mescolando la voglia di conoscere il passato al desiderio di essere parte di un percorso dove la storia passa anche per la materialità dei reperti archeologici rilasciati dal mare, è sicuramente uno degli obiettivi più importanti della moderna ricerca archeologica. Come ci insegna la Convenzione di Faro, il patrimonio non solo è di tutti, ma la comunità ha il diritto di partecipare attivamente alla costruzione dei suoi percorsi di memoria. L’esperimento effettuato è stato un successo: abbiamo aumentato la nostra conoscenza sulla qualità dei reperti che litorale di fronte al Lido rilascia in spiaggia durante le mareggiate e abbiamo compreso quali siano i meccanismi di riappropriazione del passato attraverso le raccolte sporadiche dei cittadini. Ma la cosa più importante è che, grazie alla disponibilità dei funzionari e della Soprintendenza, è possibile fare tutela e conoscenza in maniera condivisa. Il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Ca’ Foscari Venezia è pronto a mettere in campo le proprie competenze per fare ricerca su temi appassionanti e ancora ricchi di novità, contribuendo all’apertura della storia alla cittadinanza assieme a Lido Oro Benon e alla Soprintendenza”.

“Il Comitato Lido Oro Benon esprime grandi ringraziamenti e stime a Cecilia Rossi e Sara Bini della Soprintendenza, a Diego Calaon e Lorenzo Calvelli di Ca’ Foscari, persone di alto profiloo scientifico storico archeologico. Hanno sacrificato con noi un’intera giornata festiva, lavorando in perfetta sintonia con il meritevole supporto degli studenti Mattia Angeletti, Martina Bergamo, Serena Chiarel, Andrea Cipolato, Chiara Costantini, Angelica Della Mora, Ginevra Donnini, Marco Paladini e Maria Cecilia Uliana che meritano elogi speciali. Dall’idea originale, comunicata da Lido Oro Benon a inizio 2021, mai avremmo pensato di raggiungere simili risultati di valore in così breve tempo. Ciò dimostra che Venezia, quando c’è forte motivazione a cooperare per i beni comuni e si semplificano le procedure burocratiche – conclude Vittorio Baroni – è capace di inventare cose nuove ed utili nel nome della cultura per la scienza”.

ANNIVERSARI – Il progetto El Paron de Casa è impostato su tre importanti anniversari: 1600 anni (421-2021) dalla Fondazione di Venezia; 120 anni del crollo del Campanile di San Marco (1902-2022); 110 anni (1912-2022) dall’inaugurazione del Campanile riedificato.

COLLABORAZIONI – Il progetto culturale educativo “El Paron de Casa” vede la collaborazione e il patrocinio della Procuratoria di San Marco, Ordine Ingegneri Venezia, Confindustria Venezia, Archivio Vittorio Cini con riconoscimento di Venezia 1600 e Veneto Sostenibile. Supporto di Edison per la Sostenibilità, Meneghetti l’orafo di Venezia, Istituti Vicenza formazione, Caffè Florian Venezia 1720, Mitilla la cozza di Pellestrina, Pasticceria Milady, Pachuka Beach Club, La Pagoda, AVM SpA, Cooperativa Guide Turistiche di Venezia, Club della Gondola e delle attività remiere, Venezia360.

TOCHETIN – La bambina Gigeta è la mascotte del progetto disegnata da Valerio Held. Nel 1902, ha gettato in mare il primo degli oltre 1.200.000 mattoni delle macerie. Si era tenuta in tasca un “tochetin”, cioè un pezzettino del Campanile. Lei era figlia del pittore Angelo Alessandri, amico dell’archeologo Giacomo Boni e discepolo di John Ruskin, autore del trattato “The Stones of Venice”.

TOCHETON – Il celebre Salvatore Arbib aveva salvato il più grande pezzo oggi conosciuto del Campanile di San Marco, ovvero il “tocheton”. L’enorme reperto di circa 5 tonnellate è conservato a Venezia nel giardino di Palazzo Berlendis. Il nome “tocheton”, coniato con il progetto El Paron de Casa, si collega al “tochetin” della Gigeta.

AGENDA 2030 – Le attività del progetto sono orientate da cinque Obiettivi di Agenda 2030: 4 (Istruzione di qualità); 5 (Parità di genere); 11 (Città e comunità sostenibili); 12 (Consumo e produzione responsabili); 13 (Lotta contro il cambiamento climatico).

IL MARE – All’inizio del Decennio 2021-2030 delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile, il progetto El Paron de Casa mette in evidenza l’Adriatico che riceve e riconsegna la storia. A tal riguardo sono già in programma iniziative per la Giornata nazionale del Mare e della cultura marinara dell’11 aprile 2022 e la Giornata Europea del Mare del 20 maggio 2022. 

Sito web del progetto https://elparondecasa.net.