Vicenza, criminalità. Reati diminuiti del 30% rispetto a 5 anni fa. In aumento, invece, le frodi informatiche

Secondo un report della Prefettura di Vicenza che prende in considerazione il periodo 2015-2020
Un report della Prefettura di Vicenza sugli indicatori di criminalità nel periodo 2015-2020 evidenzia una flessione dei reati predatori (quali furto, rapina, estorsione, etc) nel quinquennio, pur considerato che il 2020 è stato caratterizzato dal periodo di lockdown a causa della pandemia.

“In questi cinque anni il numero dei reati commessi sul territorio comunale è calato – commenta il sindaco di Vicenza e presidente della provincia Francesco Rucco –, a conferma dell’ottimo lavoro svolto in sinergia tra il prefetto, il questore e i comandanti di Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Polizia Locale, ai quali va il mio grazie a nome della città. Si tratta di un’ulteriore conferma del fatto che stiamo lavorando molto per il territorio, anche se non dobbiamo abbassare la guardia e continuare insieme in questa direzione”.

L’andamento complessivo dei reati del 2020 rispetto al 2019 vede una flessione in termini percentuali del 19,55% (4.992 nel 2020 contro 6.205 nel 2019) che sale al 29,18% se rapportata al 2015 (7.049 reati). Una diminuzione si registra anche dal punto di vista della media giornaliera, pari a 13,67 reati al giorno nel 2020 contro i 17 del 2019.
Nel dettaglio, confrontando il 2019 con il 2018, pur a fronte dell’aumento di furti d’auto (+12, da 72 nel 2018 a 84 nel 2019), sono diminuiti i borseggi (-108, da 460 a 352), i furti nei negozi (-55, da 300 a 245), le rapine (-11, da 63 a 52), i furti in appartamento (-10, da 510 a 500). Sono aumentate, invece, le truffe e frodi informatiche (da 447 a 668).