Indagine nazionale sull’ambiente, Veneto penalizzato sulla qualità dell’aria con 5 città oltre l’89° posto

Vicenza, Assessore Siotto: “Dobbiamo lavorare attraverso i protocolli per riuscire ad incidere”
Qualità della vita ed ecosistema urbano 2021: il quotidiano “Il Sole 24 Ore” ha reso nota la classifica finale redatta da Legambiente, giunta alla 28^ edizione, che prende in considerazione il punteggio riportato dalle 105 città capoluogo, in base a 18 parametri monitorati che riguardano la mobilità, l’aria, i rifiuti, l’inquinamento, il verde urbano, i consumi e altre voci legate all’ambiente.

Vicenza si conferma a centro classifica con una posizione più o meno invariata, passando dal 58° al 60° posto con i dati peggiori che riguardano la qualità dell’aria, sia per il numero di giorni di superamento della media mobile sulle 8 ore di 120 ug/mc (75° posto), sia per la concentrazione media di PM10, rispetto alla quale la situazione è negativa in tutto il Veneto se si considera che la città berica, che occupa l’89^ posizione, si lascia alle spalle Rovigo, Treviso, Venezia e Padova che registrano dati peggiori.

Va molto meglio per Vicenza la situazione sulle piste ciclabili (10° posto nazionale e prima in Veneto grazie ai 23,29 metri equivalenti ogni 100 abitanti), raccolta differenziata dei rifiuti (17^ in Italia) e per numero di alberi in aree pubbliche (33° posto).

“Questi dati – fa sapere l’assessore all’ambiente Simona Siotto – ci incoraggiano a proseguire nella strada intrapresa di attenzione al verde, alle piste ciclabili e in un’azione spinta e coordinata quanto al tema dei rifiuti e della raccolta differenziata, nella quale Vicenza eccelle, ma non si accontenta. Il Paesc e il protocollo firmato a livello provinciale per la qualità dell’aria, tema difficile e delicato in tutta la nostra regione, sono strumenti approntati proprio per riuscire ad incidere, sotto il profilo pratico, nei settori più complessi”.