Martedì 26 ottobre u.s. la Polizia di Stato ha tratto in arresto A. M., tunisino ultracinquantenne destinatario dell’ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso la Corte d’Appello di Taranto.
Lo stesso, dovrà espiare la pena di 7 anni di reclusione per i reati di violenza sessuale, maltrattamenti e lesioni aggravati dalla continuazione in quanto posti in essere ai danni della compagna con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso.
La pena è divenuta definitiva il 22.10.2021 con ordinanza di inammissibilità del ricorso presentato in Corte di Cassazione.
Benché A.M., abbia a lungo vissuto a Taranto, ove tra l’altro ha perpetrato i reati di cui è stato giudicato responsabile, da qualche anno aveva iniziato a muoversi sull’intero territorio nazionale.
Di recente aveva indicato come comune di residenza Bagnolo di Po.
Eppure, dopo i primi accertamenti esperiti dalla IV Sezione- Unità Catturandi della Squadra Mobile di Rovigo, di fatti aveva fatto perdere le proprie tracce.
Ciò malgrado, sviluppando i pochi elementi a disposizione, grazie all’attuazione di mirati servizi, in pochi giorni gli operatori della Squadra Mobile sono riusciti a individuarne il covo.
Infatti, il tunisino aveva trovato ospitalità presso alcuni connazionali in questa Provincia, e ivi, consapevole di poter essere condannato di lì a poco, ha provato a non destare alcuna attenzione sulla propria persona.
Tuttavia, la conoscenza del territorio del personale della Sezione Catturandi della Squadra Mobile, unita a una spiccata capacità di osservazione e intuito ha consentito di individuare il domicilio di A.M. in Bosaro (RO) e di avviare un’attività di monitoraggio sino all’emissione del provvedimento restrittivo al fine di scongiurare eventuali propositi di fuga.
Il 26.10.2021, quindi è stato rintracciato presso un bar del centro cittadino e tratto in arresto. Al termine delle formalità di rito A.M. è stato associato presso la locale Casa Circondariale