Veneto, agricoltura. Ass. Caner, “Passaggio a parcella agricola non ha influito sulle tempistiche dei pagamenti”

Venezia, 29 ottobre 2021

Avepa, l’agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura, ha iniziato a liquidare gli anticipi della Domanda Unica 2021. Sono 22.789 le aziende che hanno beneficiato di questa prima tranche che si chiude con complessivi 62 milioni di euro sbloccati e liquidati.

“Questo risultato conferma ancora una volta la professionalità e l’efficienza di un sistema, che oltre a contribuire all’aggiornamento del nuovo registro di identificazione delle particelle agricole è riuscito ad avviare i pagamenti per la Domanda Unica riferita all’anno 2021 – rende noto l’assessore regionale all’Agricoltura, Federico Caner -. Con oggi, si conclude, infatti, la prima settimana di autorizzazioni che continuerà i prossimi giorni fino ad arrivare ad un totale di pagamenti del valore complessivo di 130 milioni di euro in favore di 47mila aziende agricole beneficiarie e aderenti al regime ordinario”.

Avepa, dunque, anche quest’anno, rispetterà appieno i termini e le scadenze previsti per il trasferimento di fondi alle imprese del primario che hanno presentato richiesta per la Domanda Unica per il sostegno al reddito degli agricoltori, a valere sulle risorse del Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA), il fondo che finanzia il cosiddetto “primo pilastro” della Politica agricola comune (PAC).

“L’intera cifra verrà autorizzata entro il 30 novembre, termine previsto dalla regolamentazione comunitaria per l’erogazione degli anticipi – continua Caner -, mentre i 15.000 aderenti al regime “piccoli agricoltori”, saranno liquidati direttamente a saldo dal 1 dicembre. Nessun rallentamento, quindi, nei pagamenti nonostante, quest’anno, per la prima volta, a livello nazionale, sia stato avviato materialmente il nuovo sistema di pagamento basato sulla ‘parcella agricola’, in sostituzione di quello precedente, basato, invece sulla particella catastale. Questo cambiamento epocale ha comportato uno sforzo notevole in termini di investimenti in sistemi informatici e in termini di utilizzo di proprie risorse umane particolarmente qualificate sia nel settore informatico che in quello agro-forestale”.

“È dunque motivo di orgoglio – chiude l’assessore – essere riusciti comunque ad assicurare nei tempi previsti, nonostante i profondi rivolgimenti che il nuovo sistema ha comportato nelle procedure e nelle modalità di lavorazione delle domande pervenute, un così importante sostegno alle 62mila imprese venete che rappresentano il nerbo del settore primario regionale, che contribuisce significativamente alla generazione del PIL regionale”.