Padova. Buoni spesa per l’emergenza Covid: domande fino al 31 ottobre

La piattaforma online attraverso la quale vengono erogati, è stata avviata a dicembre dell’anno scorso, una volta ottenuto il finanziamento governativo per una seconda tornata di buoni spesa. A quasi un anno di distanza, si interrompe l’erogazione dei buoni, che potranno essere chiesti fino al 31 ottobre e utilizzati fino al 31 dicembre. Ne hanno beneficiato 3676 nuclei familiari – 98 domande sono ancora in corso di valutazione dei requisiti e si presume ne possa arrivare qualcuna anche in questi ultimi giorni – per un totale di circa un milione di euro.

Questi si sommano ai buoni rilasciati nella prima tornata, grazie al primo finanziamento del governo. Da marzo a maggio 2020 sono stati 4271 i nuclei familiari beneficiari, per un totale di 1.113.694,11 euro.

Va ricordato che oltre a queste tornate di buoni spesa il governo ha messo a disposizione un terzo finanziamento di oltre 800.000 euro che, differenza dei primi due, poteva essere investito in altre azioni di sostegno per le persone maggiormente colpite dagli effetti della pandemia, oltre ai buoni spesa. Il Comune di Padova ha decido di investirli sul tema della casa, in particolare per prevenire l’emergenza sfratti, in accordo con i soggetti e le Istituzioni presenti al tavolo istituito in prefettura attivo nella stesura di un Protocollo contro gli sfratti.

Dichiara l’assessora al sociale, Marta Nalin: “Questi fondi per i buoni spesa sono stati preziosi per molte persone per riuscire ad affrontare un periodo difficile. Se con la prima tornata siamo stati tra i primi Comuni a metterli a disposizione a cittadine e cittadini in difficoltà, nella seconda tornata abbiamo allargato la possibilità di richiederli anche a chi non aveva la residenza, perché nella nostra città sono moltissime le persone che vivono, studiano o lavorano pur non avendo la residenza. E’ormai quasi un anno che è attiva a piattaforma per la richiesta online ma negli ultimi mesi le domande sono state sempre più esigue. Questo non significa che non ci siano più le persone che hanno bisogno di un sostegno concreto, ma significa magari che non soddisfano più i requisiti richiesti. Il nostro impegno continua con tutte le azioni ordinarie in campo a prescindere dalla pandemia e dai fondi straordinari elargiti dal governo. Penso ad esempio ai pasti a domicilio per le persone in difficoltà in caso di quarantene o isolamento, con particolare riguardo a chi non ha una rete di sostegno. Grazie alla campagna vaccinale piano piano sembra stiamo uscendo dalla pandemia e dall’emergenza, ma le conseguenze della crisi che il Covid ha creato, ci accompagneranno ancora per molto tempo”.
I buoni possono essere richiesti attraverso il sito www.padovanet.it.