Borsa di Milano: l’estate sta finendo?

Lo scorso luglio, dopo l’ennesimo ottimo trimestre per i mercati (cfr https://www.ilvenetoweb.it/2021/07/05/borsa-di-milano-chi-fermera-la-musica/ e (https://www.ilvenetoweb.it/2021/04/07/borsa-di-milano-altro-trimestre-sprint/), ci interrogavamo su chi e cosa avrebbe potuto bloccare la crescita della nostra Borsa. Le premesse dalle quali partivamo erano chiare: fondamentali ancora buoni, ma rischi crescenti. Le correzioni dei corsi, poi, erano ancora da interpretare come occasioni per entrare a quotazioni interessanti sui titoli, ma con criticità già nell’aria e sottolineate come presenti (inflazione elevata, pandemia ancora presente e Banche Centrali meno accomodanti, crescita dei rendimenti dei titoli di stato). A queste si sono aggiunte nelle ultime settimane timori per il rallentamento della crescita globale (stagflazione?) e crescenti tensioni finanziarie per i colossi immobiliari cinesi. Basteranno per mutare lo scenario?

Ma come è andato veramente questo trimestre? In sintesi: numerose veloci prese di beneficio alternate ad altrettanto immediate riprese. Gli appassionati di ciclismo definirebbero il grafico come una classica vallonata (salite brevi, anche ripide, e altrettanto brevi discese). Tutto questo, però, non ha impedito al FTSE MIB di chiudere con un +2,26% sul 30/06 a 25.683 punti. Il massimo è stato toccato sopra i 26.600 al 13/08, il minimo al 19 luglio a 23.965. E’ mancato un trend chiaro. Non siamo ancora alle fibrillazioni da elettrocardiogramma, ma…

Pur sottolineando che non è, in nessun modo, scopo della presente rubrica l’influenzare le scelte di investimento/risparmio dei lettori, né incentivare l’acquisto/sottoscrizione di prodotti finanziari, è probabile che, nei prossimi mesi, ogni notizia negativa (anche parziale) possa essere occasione per correzioni delle quotazioni e prese di beneficio via via più pesanti. Alcuni parlano, addirittura, di inversione del trend di crescita. Sarà così? Ancora non sembra individuato il nuovo “cigno nero” che potrebbe creare il panico, però, spesso, anche molte piccole notizie (specie se in serie) possono provocare scossoni.

Di seguito si riportano alcuni risultati dei principali indici della nostra Borsa al 30 settembre (fonte www.borsaitaliana.it):

FTSE MIB: 25.683 (+15,52% da fine 2020),

FTSE ITALIA ALL-SHARE: 28.183 (+16,45% da fine 2020),

FTSE ITALIA MID CAP: 48.233 (+26,62% da fine 2020),

FTSE ITALIA STAR: 59.487 (+33,33% da fine 2020).

Ancora con crescita in doppia cifra anche il Dax di Francoforte, come anche tutti gli indici americani.

Matteo Peretti