Partito il festival ROvigo – REgeneration con eventi fino a sabato 18 settembre

ROVIGO – ROvigo REgeneration ha aperto finalmente i battenti. Con la presentazione di ieri pomeriggio, 13 settembre, il festival di arti urbane rigenerative dà il via a un’intensa settimana di attività ed eventi che si concluderanno nel tardo pomeriggio di sabato 18 settembre.

Il primo atto è andato in scena ai giardini del Castello, all’ombra di Torre Donà, uno dei simboli di Rovigo ma anche uno dei siti del festival: un momento pubblico che è servito anche per un focus doveroso sui tanti appuntamenti dei prossimi giorni e a cui è seguito in serata la proiezione di “Exit through the gift shop”, docufilm del 2010 girato da Banksy, enigmatico street artist britannico e oggi probabilmente il più celebre writer mondiale in attività.

“Abbiamo fortemente voluto – così l’assessore Luisa Cattozzo, che ha fatto gli onori di casa – un festival che guardasse alla trasformazione e all’innovazione e che quindi quest’anno si evolve verso la rigenerazione e le arti urbane”. Al suo fianco Manuela Nissotti, presidente di Asm Set, uno degli sponsor della manifestazione: “Fa piacere poter essere presenti nel primo giorno di kermesse, con l’omaggio a Bansky che coincide anche con il penultimo appuntamento estivo del nostro CineSet. Con altrettanto piacere chiuderemo la manifestazione con un evento dedicato ai mezzi elettrici e all’energia pulita, domenica 19 settembre, giornata in cui presenteremo le colonnine per la ricarica elettrica dei mezzi e che si inserisce nella Settimana Europa della Sostenibilità 2021 cui anche Rovigo aderisce”.

Giorgia Businaro, anima di Urban Lab, ha portato invece un contributo sul cosiddetto “urbanismo tattico” che prevede momenti di confronto nelle palestre digitali delle frazioni, in collaborazione con l’Assessorato alla Partecipazione, Diritti dei cittadini e Rapporti con quartieri e frazioni nella persona di Erika Alberghini, e un duplice appuntamento in piazza Merlin in collaborazione con Arci Rovigo.

“Pensiamo a una città che sia laboratorio permanente – ha affermato Businaro – e questo tipo di pratica, sviluppatasi nel Nord America nell’ultimo decennio, può rappresentare una risposta concreta: piccoli interventi, puntuali e veloci, anche temporanei come ad esempio la colorazione della pavimentazione stradale o la posa di semplici arredi urbani possono risolvere problemi come il parcheggio selvaggio, il degrado e persino i vuoti urbani”. Nel richiamare i temi e gli obiettivi dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite, Businaro ha ricordato l’importanza della partecipazione, alla base del successo dell’urbanismo tattico annunciando “proposte da portare all’amministrazione al termine della settimana di attività e confronto coi cittadini”.

Fiorenzo Scaranello, presidente del Conservatorio, si è soffermato brevemente sul coinvolgimento del Venezze, che salirà in cattedra nella giornata di sabato 18 settembre in occasione della RoReRun – Rovigo in Love & Urban Art, camminata nei nei siti oggetto di street art, dove saranno presenti due punti musicali al giardino degli Iris di Casa Serena e Parco Maddalena, e del Trekking Urbano Sonoro, con la partecipazione della Venezze Street Band che accompagnerà con la consueta energia nei luoghi del festival. Il Conservatorio sarà protagonista anche che nel pomeriggio di martedì 14 settembre con la visita al palazzo settecentesco e la presentazione del progetto “giardino K”, ispirato alla musica di Mozart.

A chiudere la serie di interventi, Cristiano Gasparetto e Cinzia Sivier di Run It, partner di RoReRun – Rovigo in Love & Urban Art i quali hanno ribadito il binomio che lega ormai l’associazione alla città: per partecipare è necessario iscriversi accendo alla pagina Facebook, con in omaggio la t-shirt commemorativa per i primi 130 fortunati.

E non finisce qui: RO-REgeneration è anche altro ancora come Street Art View, le salite in Torre Donà con percorsi tematici e fotoinstallazioni, performance di freestyle (giovedì 16 in piazza Masslo, ex Cepol) e Urban Photo Contest, il concorso fotografico che si inserisce nell’ottica della prossima mostra in allestimento a Palazzo Roverella e dedicata alla figura di Robert Doisneau, riferimento indiscusso della fotografia urbana, abbinato a lezioni di fotografia da cellulare e tablet e sopralluoghi alla città alla ricerca di location possibili oggetto di interventi futuri di street art.

L’apertura del festival coincide infine con la consegna ufficiale dell’opera di Fabio Petani: il murales che ricopre la facciata dell’ex casa dei gatti in piazza Tien An Men, si connette col territorio tramite due elementi, il ramo di arundo donax, tipico dell’area del Delta e dipinto in colore bordeaux, e l’elemento chimico Butylene Glycol, collegato ad Adria dove è sorto nel 2016 il primo stabilimento industriale al mondo dedicato alla produzione di biobutanolo direttamente dagli zuccheri.