Borsa di Milano: chi fermerà la musica?

Altro trimestre positivo per i nostri mercati finanziari che hanno chiuso giugno su livelli toccati raramente negli ultimi anni di borsa (in sostanza mai). Ma come è andato effettivamente questo scorcio d’anno? Come già qui scritto (https://www.ilvenetoweb.it/2021/04/07/borsa-di-milano-altro-trimestre-sprint/) a dettare legge sono state, anche per questa frazione di 2021, due differenti spinte, una al ribasso e una al rialzo. Alla prima appartengono i timori per a) Banche Centrali meno accomodanti (leggasi rischio inflazione) e b) ritardi nell’uscita dalla pandemia (leggasi nuove varianti). All’altra, invece, competono a) liquidità senza limiti a da FED e BCE, e b) buone prospettive di crescita dell’economia reale in USA ed Europa. Inutile aggiungere che in questa fase hanno vinto sempre le seconde, con il FTSE MIB che ha superato di slancio i 25.000 punti, arrivando anche a 25.800 a inizio giugno. Durerà?

I rischi sopra sottolineati ci sono ancora tutti, sia oltreoceano, dove la corsa dell’economia rischia di portare l’inflazione (già in area 5%) fuori controllo per molti mesi, sia nel vecchio continente, dove i rischi della variante delta e della ripresa della pandemia iniziano a far paura. Cosa aspettarsi, quindi? Vale quanto già sottolineato lo scorso aprile. Pur sottolineando che non è, in nessun modo, scopo della presente rubrica l’influenzare le scelte di investimento/risparmio dei lettori, né incentivare l’acquisto/sottoscrizione di prodotti finanziari, è probabile che ogni notizia negativa (anche parziale) possa essere occasione per veloci correzioni delle quotazioni e prese di beneficio. Di più, al momento (in assenza di nuovi “cigni neri”), non si prospetta. Anche il probabile aumento dei tassi da parte della FED nel 2023 sembra già digerito. La forza del mercato sembra ancora buona.

Di seguito si riportano alcuni risultati dei principali indici della nostra Borsa al 30 giugno (fonte www.borsaitaliana.it):

FTSE MIB: 25.102 (+12,9% da fine 2020),

FTSE ITALIA ALL-SHARE: 27.531 (+13,75% da fine 2020),

FTSE ITALIA MID CAP: 47.275 (+24,11% da fine 2020),

FTSE ITALIA STAR: 55.886 (+25,26% da fine 2020).

Cresce in doppia cifra anche il Dax di Francoforte (sui massimi storici), come anche tutti gli indici americani.

Tra i titoli peggiori del FTSE MIB da inizio anno ci sono Ferrari (-8%), Saipem (-7%), Diasorin (-6%), Enel (-5%) e Inwit (-4%). Molto bene, invece, ancora BancoBpm (+50%), come Stellantis (+40%) e Tenaris (+39%).

Matteo Peretti