Caldo torrido, Coldiretti: “Terra arida, colture secche, animali sotto stress”

Verona, 29 giugno 2021 – L’ondata di calore porta come effetti colture in sofferenza, terreni aridi e animali sotto stress. Coldiretti Verona lancia l’allarme siccità per la prolungata mancanza di precipitazioni e di afa. In sofferenza per le alte temperature, dagli ortaggi alla frutta, dal mais alla soia, dal pomodoro ai cereali. Ma il balzo della colonnina di mercurio – continua Coldiretti – sta favorendo anche il diffondersi degli insetti fastidiosi per gli uomini e dannosi per le coltivazioni come la cimice asiatica e il moscerino dagli occhi rossi, particolarmente temuti dai produttori ortofrutticoli per le perdite dei raccolti che possono provocare. Nelle stalle sono scattate le contromisure per il benessere dei bovini – avverte Coldiretti Verona –  dalle docce refrigeranti ai ventilatori fino agli abbeveratoi a pieno ritmo perché ogni singolo capo arriva a bere fino a 140 litri di acqua al giorno contro i 70 quando è fresco. “Nei campi sono attive le irrigazioni di soccorso per salvare le coltivazioni e queste procedure urgenti comportano agli imprenditori un aumento dei costi per i maggiori consumi di acqua ed energia.  Con le temperature superiori ai 35 gradi anche le piante – spiega Daniele Salvagno, presidente di Coldiretti Verona – sono a rischio stress idrico e colpi di calore che compromettono la crescita dei frutti negli alberi, danneggiano gli ortaggi e i cereali”.

L’intervento con irrigazione di soccorso è importante – conclude la Coldiretti – soprattutto per far sopravvivere le piantine piccole che non avendo radici sviluppate non riescono a raggiungere lo strato umido del terreno poiché lo sbalzo improvviso della temperatura tende a formare una crosta in superficie. I cambiamenti climatici sono al centro dell’attenzione: per innovare gli impianti di irrigazione e realizzare strutture per trattenere l’acqua gli agricoltori puntano alle opportunità previste dal Pnnr. Dopo 21 progetti finanziati dal Programma Nazionale di Sviluppo Rurale e mille invasi da realizzare in tutta Italia che hanno fatto risparmiare in totale 250milioni di metri cubi di acqua Coldiretti e i Consorzi di Bonifica contano  su questo strumento per fare ancora di più. “La creazione di  invasi nelle aree interne per risparmiare l’acqua è la priorità – conclude Coldiretti –  Il Veneto recupera solo il 5% della pioggia rispetto ad una media nazionale dell’11%, un dato preoccupante che dimostra quanto bisogno ci sia di investimenti in questo campo”.