Padova riduce l’inquinamento e diventa più ecosostenibile. Cosa prevede il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC)

Un ambizioso obiettivo comune:
ridurre le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030

Lo scorso 14 giugno, il Consiglio Comunale ha approvato il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (Paesc), strumento attraverso il quale il Comune di Padova pianifica le proprie azioni per raggiungere gli obiettivi fissati dal “Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia”: ridurre le emissioni di CO2, aumentare l’efficienza energetica e il ricorso a fonti rinnovabili e preparare il territorio urbano alle mutazioni del clima.

L’approvazione del Paesc è una tappa molto importante per la nostra città che ha così raggiunto l’obiettivo di aumentare la capacità di adattamento del territorio ai cambiamenti climatici e indirizzare le politiche di resilienza, in primo luogo attraverso scelte di sostenibilità. L’intero percorso dall’analisi delle vulnerabilità all’individuazione di azioni di adattamento condivise sino al sistema di monitoraggio strutturato – è stato sviluppato grazie al progetto europeo LIFE Veneto ADAPT, che ha visto lavorare in sinergia le città di Padova, Vicenza, Treviso, l’area metropolitana di Venezia e l’Unione dei Comuni del Medio Brenta (Cadoneghe, Curtarolo, Vigodarzere) con il supporto tecnico di Coordinamento Agende 21 Locali Italiane, Università IUAV di Venezia e Sogesca srl. Grazie a Veneto Adapt i diversi partner hanno potuto svolgere un’analisi attenta delle vulnerabilità del territorio (rischio idrogeologico, eventi meteorologici estremi, isole e ondate di calore,…), e su questa base hanno individuato uno spettro di interventi in grado di fronteggiare i problemi determinati dal cambiamento climatico che si riversano sui territori.

Il lungo lavoro che ha portato alla definizione del Piano ha coinvolto molti soggetti, pubblici e privati, e ha visto anche il coinvolgimento di portatori di interesse della comunità (stakeholders) che hanno aderito, da novembre 2020 a marzo 2021, al percorso partecipato di Agenda 21 attivato ad hoc.

Il piano si articola in 116 azioni complessive che abbracciano sei ambiti tematici, dalla promozione delle fonti rinnovabili all’efficientamento del parco edilizio pubblico e privato, dalla gestione sostenibile di reti e infrastrutture al potenziamento dei servizi di mobilità “dolce” e del trasporto pubblico locale, dal consolidamento di un’economia a basse emissioni di carbonio alla pianificazione di una città inclusiva e resiliente.

Tali azioni intervengono sia sul fronte della mitigazione, al fine di ridurre le emissioni di gas serra responsabili dell’aumento delle temperature medie sulla Terra, sia su quello dell’adattamento, creando le condizioni per rendere il territorio più resiliente e più adatto a fronteggiare gli eventi climatici avversi causati dal cambiamento climatico.

Leazioni per la mitigazione sono in tutto 83, focalizzate sull’abbattimento delle emissioni climalteranti attraverso un progressivo incremento dell’efficienza energetica di beni e servizi e un maggiore contributo richiesto alle fonti rinnovabili prodotte localmente. Tra queste azioni, vi è, ad esempio, la scelta del Comune di Padova di soddisfare il fabbisogno energetico dei suoi uffici con energia proveniente da fonte rinnovabile certificata al 100%. Un intervento che, oltre ad evitare che 1.679 tonnellate di CO2 vengano liberate nell’atmosfera, rappresenta un atto dal valore simbolico potenzialmente in grado di indurre altri enti, pubblici o privati, a fare altrettanto.

In relazione all’adattamento, invece, le azioni individuate sono 33, focalizzate sull’attenuazione degli effetti degli eventi climatici estremi (vento intenso, esondazioni, precipitazioni intense, ondate di calore, siccità). Le misure saranno orientate principalmente alla gestione preventiva dei fenomeni avversi, attraverso la realizzazione di azioni puntuali e diffuse in grado di ridurre progressivamente l’esposizione della popolazione e dell’economia del territorio agli impatti degli eventi estremi. Il piano toccherà molti ambiti: dalla gestione delle acque all’uso sostenibile del suolo, dalla valorizzazione dell’agricoltura urbana al potenziamento delle aree verdi, dalla tutela dell’ambiente e della biodiversità alla tutela della salute.

Visto l’orizzonte temporale lungo del Piano, sono previsti infine monitoraggi a cadenza biennale sullo stato della sua attuazione, che consentiranno all’amministrazione comunale di verificare lo stato di avanzamento degli interventi previsti.

Un obiettivo sfidante

Il PAESC costituisce l’aggiornamento del precedente PAES (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile) approvato nel 2011 e, partendo da un inventario delle emissioni che fotografa lo stato attuale, pone nuovi sfidanti obiettivi per il 2030: -55% di emissioni climalteranti rispetto al 2005 (anno di riferimento). Ciò significa, in pratica, una riduzione di circa 374.000 tonnellate di CO2 dal 2017 (anno base a cui si riferiscono i dati analizzati nel PAESC) al 2030.

L’obiettivo sarà raggiunto producendo più energia “pulita” (+90 GWh da fonti rinnovabili elettriche e termiche) e riducendo i consumi energetici (-740 GWh di consumi energetici negli usi finali).

Dichiarazione di Chiara Gallani, Assessora all’Ambiente e al Verde:

“La ratifica del PAESC è un’ottima notizia per la nostra città. Significa iniziare a mettere in campo, da oggi, tutte quegli interventi che ci possono aiutare ad affrontare in maniera intelligente, concreta ed organica il problema, sempre più pressante, dei cambiamenti climatici. Il Piano infatti definisce ben 116 azioni che coinvolgono non solo il Comune ma l’intero territorio e una pluralità di partner strategici come l’Università di Padova, l’Ater, Assindustria, AcesasApsAmga, il Consorzio di Bonifica del Bacchiglione, etc.

Ognuno infatti, di fronte a questa sfida epocale, deve essere chiamato a fare la propria parte portando avanti le azioni definite a livello sistemico dal PAESC, con il quale la nostra comunità si dota degli strumenti più idonei per affrontare il cambiamento in atto, causato dalle emissioni climalteranti, che, come sappiamo, provocano l’innalzamento delle temperature del pianeta e la modifica dei delicati equilibri climatici.

Con questo Piano, che prevede la riduzione delle emissioni del 55% al 2030, Padova si avvia quindi verso l’obiettivo di più lungo periodo, definito a livello europeo, della neutralità climatica al 2050. Un obiettivo senz’altro ambizioso ma l’unico in grado di garantire alle generazioni future un buon grado di benessere, al quale tra l’altro ognuno di noi può contribuire adottando uno stile di vita sostenibile e a basso impatto ambientale”.