Un concorso fotografico per raccontare come cambiano i quartieri di Verona

La città, i suoi quartieri e le continue trasformazioni urbane saranno al centro del concorso fotografico ‘Racconta la Verona che cambia in un click’. Un’iniziativa ideata per documentare i mutamenti che avvengono costantemente tra strade e piazze. E immortalarli per sempre.

Dal 4 giugno, fino al 15 settembre, sarà possibile inviare i propri scatti caricandoli sul sito www.veronainunclick.it. Si potranno inserire un massimo di 3 fotografie, accompagnate da una didascalia o da un breve commento sulle motivazioni della scelta e sul messaggio che si intende comunicare.

Due le categorie del concorso: over 30 e under 30, anche per sostenere i nuovi talenti. Tutti i partecipanti riceveranno un attestato e le migliori fotografie saranno esposte alla Biblioteca Civica. Gli scatti più belli, selezionati da un’apposita giuria, vinceranno visite guidate gratuite in città e, per i primi otto classificati, un workshop fotografico a cura di Verona Fotografia.

La documentazione raccolta sarà oggetto di una ricerca del Dipartimento di Scienze economiche dell’Università di Verona sulle trasformazioni urbane.

L’iniziativa, ideata proprio dal Visual Reseach Lab del dipartimento di Scienze economiche dell’Ateneo scaligero, è realizzata in collaborazione con il Gruppo CTG La Fenice, l’Associazione Giardini Aperti Verona, Verona Fotografia, la Casa Editrice QuiEdit e la Biblioteca Civica, con il patrocinio del Comune di Verona.

A presentare il concorso, stamattina in diretta streaming, l’assessore alla Cultura Francesca Briani. Erano presenti alcuni dei componenti della giuria: Antonello de Berardinis, direttore della Biblioteca Civica di Verona; Maria Luisa Ferrari, professoressa associata di Storia Economica dell’Università di Verona; Maria Giulia da Sacco, presidente Associazione Giardini Aperti; Paola Pisani, presidente Gruppo CTG La Fenice; Marco Monari, di Verona Fotografia.

“La città è in continuo mutamento, sotto i nostri occhi cambia ogni giorno, sarà bello cogliere queste trasformazioni e immortalarle, fermarle nel tempo – ha detto Briani -. Un concorso che diventa realtà grazie alla sinergia tra istituzioni e associazioni che sono in costante dialogo. La carta vincente è fare squadra, anche per sviluppare nuovi interessi culturali capaci di raggiungere un pubblico diversificato, stimolando nuovi talenti e la partecipazione dei giovani”.