Luigi Russolo “Le onde sonore e le ricerche futuristiche”, la scienza nascosta nell’arte

COSA ACCOMUNA LA MATEMATICA, LA MUSICA E L’ARTE?
NELLA PUNTATA XI DE “LA SCIENZA NASCOSTA NELL’ARTE” SCOPRIAMO “TOWER BRIDGE“, L’OPERA DI LUIGI RUSSOLO CONTENUTA
A PALAZZO MAFFEI, CHE UNISCE QUESTE TRE CONOSCENZE SOLO APPARENTEMENTE DISTANTI TRA LORO.    

Un progetto di Palazzo Maffei – Casa Museo in collaborazione con l’Università di Verona e il Teatro Stabile di Verona.

Tower Bridge” a Palazzo Maffei Casa-Museo

Luigi Russolo, nato a Portogruaro nel 1885, è stato un artista eclettico,
dedito non solo all’arte e alla pittura ma anche alla poesia e alla musica.
Da ragazzo studia violino per avvicinarsi poi alla pittura, studiando
all’Accademia delle Belle Arti di Brera, a Milano.
Con la sua poetica, si inserisce nel movimento Futurista, apportando significative innovazioni sia in ambito artistico che musicale, grazie alla commistione tra l’arte ed altre conoscenze, come la musica e lo studio di principi matematici e fisici.

L’opera di Russolo protagonista di questa puntata è conservata
all’interno di Palazzo Maffei nella sala 12, accanto ai preziosi quadri
di altri aristi contemporanei del XX secolo, come Marinetti, Carrà,
Boccioni e Severini
. Vera passione di Luigi Carlon, questa sala contiene uno dei nuclei più omogenei della sua collezione.

“Tower Bridge” dipinto nel 1929, rappresenta il ricordo del soggiorno dell’autore 
a Londra
. Nel dipinto vediamo non solo il celebre ponte simbolo
della città, ma anche una serie di sfere e semisfere concentriche,
che irradiano dall’alto e dal basso. Questi cerchi non sono altro
che la rappresentazione visiva dei suoni e dei rumori
che animano la città, nonché resa della nebbia di Londra.
Russolo tra arte, musica e matematica

Nel 1916 Luigi Russolo scrive “L’arte dei rumori”, considerato
uno dei testi più importanti nell’estetica musicale del XX secolo.
Nel manifesto sostiene che il rumore nacque nel XIX secolo,
con l’invenzione delle macchine
.

In accordo con l’ideologia futurista, questi nuovi suoni 
nati dall’energia, dalla dinamica e dalla velocità  
non possono essere ignorati, anzi necessitano di un nuovo approccio alla strumentazione e composizione musicale.
Attraverso questi rumori, la musica futurista intendeva rompere
con quella tradizionale e per farlo richiedeva nuovi strumenti: Russolo inventò quindi gli intonarumori nel 1913, generatori
di suoni acustici
ispirati alle ricerche di Leonardo Da Vinci
e ai principi meccanici ed acustici. Infatti, il suono è un’onda meccanica, risultato della vibrazione di particelle.

È l’inizio di un ricerca che porterà, un giorno, alla musica elettronica.
La scienza nascosta nell’arte

un progetto di Palazzo Maffei – Casa Museo in collaborazione con l’Università di Verona e Teatro Stabile di Verona

La scienza e l’arte sono due discipline spesso considerate estremamente lontane
tra loro, quasi agli antipodi. Ma è davvero così? Molti artisti, filosofi e scienziati si sono interrogati su questa divisione e sono giunti alla conclusione che essa
non esisteva secoli e secoli fa, né per Dante, né per Galileo, o ancora Leonardo e Cartesio. Anche Primo Levi si espresse a riguardo, sostenendo che se c’è una separazione tra arte e scienza, questa è del tutto innaturale, perché le “due culture” sono in realtà una sola.
 Ad esempio, quello tra la musica, l’arte e la matematica è un legame indissolubile, come ci dimostra questa nuova puntata. La musica è fatta di onde sonore, calcolabili matematicamente e rappresentabili graficamente, attraverso la pittura.

Palazzo Maffei – Casa Museo in collaborazione con l’Università di Verona e il Teatro Stabile di Verona, partono dai dipinti della collezione Carlon
per esplorare questi legami e condividerli in 16 puntate online dal 13 novembre 2020 fino al 15 giugno 2021, portando l’arte – ma anche la scienza- nelle case di tutti gli appassionati, che ormai da un anno, tra aperture e chiusure, non possono recarsi fisicamente ai musei.