Coldiretti, in aumento le imprenditrici agricole under 40 e con il cuore ‘green’

Recchia: “Nel veronese, un’azienda su quattro che investe in innovazione è rosa”

Verona, 5 marzo 2021 – Negli ultimi cinque anni le aziende agricole in rosa sono cresciute a ritmi sostenuti.  La corsa all’imprenditorialità, seppur rallentata a causa dell’emergenza sanitaria, è risultata costante soprattutto nel settore biologico e biodinamico a conferma della grande responsabilità sociale con cui le donne affrontano il proprio ruolo di capitane d’impresa. E’ l’analisi di Coldiretti Veneto sui dati del Programma di Sviluppo Rurale che evidenziano la propensione femminile alla progettualità in agricoltura. Nell’arco temporale della programmazione dal 2014 al 2020 su un totale complessivo di più di 11mila istanze a livello regionale presentate nelle varie misure, una domanda su quattro attiene all’insediamento di giovani donne in agricoltura (37,9%) cioè 987 domande di cui 265 nella sola provincia veronese, il 42,3% di imprenditrici investe sulla diversificazione aziendale con interventi inerenti alla realizzazione di agriturismi, fattorie didattiche e solidali oltre che per prodotti innovativi estratti dalle piante: olii essenziali, biocosmesi e birra agricola.

“Nell’attività imprenditoriale agricola le donne – evidenzia Chiara Recchia, responsabile Donne Impresa Coldiretti Verona – hanno dimostrato capacità di coniugare la sfida con il mercato e il rispetto dell’ambiente, la tutela della qualità della vita, l’attenzione al sociale, a contatto con la natura assieme alla valorizzazione dei prodotti tipici locali e della biodiversità anche con un’attenzione agli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile”.

Importante è la ‘quota giovane’ con il 37,9% di aziende femminili venete guidate da ragazze under 40 che hanno puntato sulla loro sensibilità e idee innovative anche con l’uso quotidiano della tecnologia per gestire sia il lavoro che lo studio”. “Oggi l’agricoltura è donna grazie alle grandi opportunità offerte dall’agricoltura sociale, dall’agriturismo e dalla vendita diretta con l’aumento del numero delle imprenditrici ai vertici di aziende multifunzionali”  conclude Recchia nel sottolineare che “riuscire a coniugare in forma responsabile attività produttiva e servizi alla persona, visione imprenditoriale e progetti di filiera, ragioni private e bene comune è il progetto ambizioso che Coldiretti sta contribuendo a realizzare, mettendo a sistema le esperienze delle imprenditrici agricole sul territorio italiano”.