Frana della Busa del Cristo a Perarolo (BL). Assessore Bottacin, “Pronti a mettere 5 milioni per un piano adeguato”

Venezia, 16 febbraio 2021

Nuova riunione del tavolo di lavoro della Regione Veneto con le Università di Padova e Firenze per approfondire le prossime azioni relative alla messa in sicurezza della frana della Busa del Cristo in Comune di Perarolo.

“In questo momento viviamo una situazione in evoluzione, con un movimento molto rapido ancora in corso che allo stato attuale non ci permette di attivare immediatamente i lavori necessari, – spiega l’assessore al Dissesto Idrogeologico Gianpaolo Bottacin – ma siamo comunque pronti, non appena possibile, a partire con una serie di iniziative che possano portare l’area più interessata dalla frana in condizioni di maggior normalità”.

“Dovendo fare una scaletta della priorità, il primo step sarà innanzitutto dedicato agli interventi per aumentare la sicurezza delle abitazioni, così da renderle vivibili anche in condizioni in cui ora è prevista l’evacuazione – dettaglia Bottacin -. Nelle settimane scorse abbiamo perciò predisposto una serie di schede di lavoro dove è si è individuata l’utilità e la funzione di ogni singola attività, oltre che la sua fattibilità e le eventuali interferenze, in quanto per la realizzazione delle opere dobbiamo tenere conto non solo del contesto ambientale di intrinseca pericolosità, ma anche e soprattutto della contemporanea presenza dell’abitato insieme ad altri fattori”.

“Nel nostro piano, di cui abbiamo da subito già messo a disposizione 1,2 milioni di euro ma che integreremo durante l’anno fino a 5 milioni – sottolinea l’assessore – oltre a rinnovati sistemi di sicurezza di cui il primo SAR radar è già stato installato nei giorni scorsi, nuove opere di difesa passiva dell’abitato, drenaggi del corpo frana e potenziamento dell’argine. Seguiranno quindi ulteriori interventi”.

“L’obiettivo – conclude Bottacin – è quello di garantire la maggior sicurezza possibile al paese, dando una risposta concreta e adeguata non solo per le abitazioni e le famiglie che vivono ai piedi della frana, ma anche per l’intera comunità di Perarolo”.