Ambiente e protezione civile. Interventi regionali in provincia di Belluno

Relazione fine anno assessore Bottacin, “dalla regione ancora una volta riconosciuta la massima attenzione alla specificità del territorio”

“Alla specificità del territorio bellunese, nel 2020, ancora una volta è stata riconosciuta dalla Regione la massima attenzione, nonostante le difficoltà causate dalla pandemia. Basti pensare che nell’ambito delle attività commissariali legate a Vaia e per altre urgenze, nell’area bellunese sono stati avviati 83 interventi di mitigazione e ripristino a fronte di rischio idrogeologico su 210 in tutto il Veneto. A fronte di nuove emergenze, per lo stesso territorio sono stati dichiarati 8 stati di crisi regionali su 12 nella regione. Ma l’elenco degli interventi è ancora più articolato. I dati che presentiamo oggi confermano che la montagna sta a cuore a questa amministrazione ed è considerata un campo di intervento strategico”.

Con queste parole, oggi, Gianpaolo Bottacin, assessore veneto all’Ambiente, alla Difesa del Suolo e alla Protezione Civile con delega alla Specificità del Bellunese, ha iniziato la presentazione dell’attività istituzionale svolta dal suo assessorato con riferimento al territorio della provincia di Belluno. Un’attività che è stata assicurata nonostante le restrizioni conseguenti al contagio da Coronavirus, a cominciare dagli incontri con i cittadini e le istituzioni, molti dei quali assicurati in videoconferenza.

“Per gli 83 interventi nell’ambito delle attività commissariali sono stati investiti 51 milioni di euro a fronte di 124 complessivi nella regione – prosegue Bottacin -. A queste cifre vanno sommati ulteriori 5 milioni di euro per i primi interventi di urgenza a seguito del maltempo di fine dicembre. Inoltre, si devono considerare i lavori svolti tramite enti strumentali e società partecipate per un totale di 48 milioni che riguardano 63 interventi”

“Per quanto riguarda l’attività ordinaria delle nostre strutture – aggiunge l’Assessore – su un totale regionale di 21 milioni di euro per 620 per interventi in opere idrauliche forestali e di gestione del patrimonio silvo pastorale, 8 sono stati impiegati nel Bellunese per avviare 170 progetti. Altri 2 milioni sono stati impiegati nella riduzione del rischio idrogeologico”.

“Importanti interventi – spiega ancora – non sono mancati anche in materia di bonifica e ripristino ambientale. Oltre ai bandi specificatamente dedicati si è provveduto ad intervenire anche su alcune situazioni segnalate direttamente dal territorio. Tra queste rientra il finanziamento per l’ex calce Mas a Sospirolo di ben 824.000 euro. Altri 340.000 euro sono stati inoltre destinati a favore del comune di Fonzaso per le attività di caratterizzazione e la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti presso l’impianto di recupero in località Pedesalto”.

Un importante capitolo di questa attività, l’Assessore Bottacin lo riserva alla collaborazione con le associazioni di Protezione Civile operanti sul territorio: “A favore delle associazioni del Bellunese sono stati erogati 247.000 euro pari al 28,4% del totale regionale. L’assessorato, inoltre, ha riservato 300.000 euro complessivi per il Soccorso Alpino che sono andati a sommarsi a quelli già previsti dalla convenzione con la Sanità. Importanti convenzioni sono state portate a termine con altre organizzazioni e, anche quest’anno, è stato valorizzato il ruolo delle associazioni impegnate nei servizi Anti Incendio Boschivo”.

A conclusione, l’Assessore Bottacin torna sul tema caldo della pandemia, frangente che ha visto l’erogazione complessiva in tutto il Veneto di oltre 3 milioni di euro in contributi alle associazioni di volontari. “Un sostegno dovuto – conclude Bottacin – per un lavoro immenso e gratuito che se dovesse essere retribuito non basterebbero 30 milioni di euro. Il bilancio di fine anno, quindi, è l’occasione per ringraziare questo esercito della solidarietà. I medici e gli infermieri stanno combattendo in prima linea, infatti, ma a questa guerra sta contribuendo anche l’apporto logistico di quasi 10.000 volontari di Protezione civile in tutto il Veneto per un numero complessivo 154.319 giornate di lavoro. Quelli attivi soltanto nell’area Bellunese sono 1.086. In quest’anno hanno portato la loro opera anche a fronte delle altre emergenze come i gravi episodi di maltempo. Sappiamo di poter sempre contare su di loro e sulla loro professionalità, esprimo tutta la gratitudine che meritano”.