EDITORIALE: Verona – Venezia, in Coppa Italia derby tra presente e futuro

Si conclude ai calci di rigore il pirotecnico derby di Coppa Italia tra il Verona e un sorprendente Venezia, con i lagunari ad un passo dalla qualificazione grazie alla clamorosa rimonta ai danni dei gialloblù.

Hellas che opta per un undici rimaneggiato specialmente in difesa, con Pandur in porta, Magnani e Ruegg in una formazione tuttavia impreziosita dai vari Faraoni, Lazovic e Salcedo.

Inizio in discesa per gli scaligeri, con un doppio vantaggio incapace tuttavia di sigillare la gara, anche per merito di un Venezia baldanzoso in grado di sfruttare gli errori degli avversari (vedi Amione) e far correre più di qualche brivido alla banda di Juric, arrivando ad un passo dalla clamorosa vittoria, evitata forse solo per un errore altrettanto marchiano di Johnsen ad un passo dal 2 a 3.

Quel che resta della gara è la sensazione che il turno di coppa in questo momento della stagione veronese si sia rivelato controproducente, per una squadra che ha ancora bisogno di trovare la quadra con tutti i titolari in campo dopo la massiccia campagna cessioni/acquisti, figurarsi con più di qualche rincalzo.

Col senno di poi viene da chiedersi se non sarebbe stata scelta più saggia quella di schierare l’undici titolare, così da mettere benzina nelle gambe e ulteriore intesa in campo piuttosto che vivere un pomeriggio di rotazioni, anche essendo disposti a pagare qualcosa in termini di stanchezza per le gare a venire ma sfruttando a pieno l’occasione per un allenamento di livello.

Per quel che riguarda gli arancioneroverdi, invece, la sensazione è che la squadra possa regalare, con un pizzico di convinzione in più, diverse soddisfazioni nella stagione di cadetteria.

Ottimo soprattutto l’innesto estivo di Forte, non tanto per la prestazione di ieri ma nell’ottica di un acquisto di esperienza e sostanza capace di arricchire un reparto zeppo di giovani talenti come Capello, Aramu e lo stesso Johnsen.

Se a questi aggiungiamo un Maleh in piena rampa di lancio, la sensazione è che lasciando maturare alchimie ed inerzie, con un occhio al mercato di gennaio ed in particolare all’acquisto di un centrale difensivo di esperienza, questa rosa non debba precludersi l’obiettivo playoff.

La chiave è la fiducia e la forza di crederci fino alla fine, come dimostrato ampiamente nella gara di ieri.

Alessandro Catto