Venicemarathon, uno degli eventi sportivi più ricchi di fascino ma anche tra i più sostenibili grazie a un progetto della regione del Veneto

Quale miglior appuntamento della Venicemarathon, considerata la sensibilità dei luoghi in cui si svolge, la grande partecipazione di atleti e il coinvolgimento e l’attrattività di un ampio territorio, per testare l’efficacia di un progetto finalizzato a ridurre l’impatto ambientale e a incrementare i benefici sociali ed economici derivanti da grandi eventi sportivi?  

La Regione non ha avuto dubbi: la filosofia di ‘Zero Waste Blue’, questo il nome del progetto finanziato nell’ambito del Programma Italia-Croazia, doveva essere applicata a una delle più affascinanti corse podistiche del mondo, capace di portare, dalla prima edizione del 1986, migliaia di atleti e appassionati delle più diverse nazionalità ad affrontare lo straordinario percorso che da Villa Pisani, uno dei più celebri esempi di villa veneta della Riviera del Brenta, si snoda sino al cuore del centro storico veneziano. 

“Abbiamo selezionato l’edizione 2019 della Venicemarathon, la 34.a, quale evento pilota per testare soluzioni sostenibili e accessibili con l’obiettivo di riproporre le buone pratiche sperimentate nell’organizzazione di altri appuntamenti sportivi”, ha spiegato l’assessore regionale al turismo e alla programmazione Fondi UE, Federico Caner, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche il presidente e il segretario generale dell’A.S.D. Venicemarathon, Piero Rosa Salva e Lorenzo Cortesi.

“La scelta è caduta sulla Venicemarathon – ha aggiunto Caner – perché abbiamo trovato da subito nei promotori di questa manifestazione dei partner attenti, disponibili e molto collaborativi. Il coinvolgimento di tutti gli attori locali interessati era una delle discriminanti nella scelta dell’evento e con Rosa Salva e i suoi collaboratori abbiamo iniziato subito a lavorare in modo proficuo per valutare il livello di sostenibilità della Venicemarathon, prendendone in esame la dimensione ambientale, economica e sociale”.

Le manifestazioni sportive rappresentano un’opportunità rilevante per il settore turistico, rivelandosi un’occasione di promozione dell’economia locale e dei prodotti tipici. Prendendo l’ultimo dato disponibile in questo senso, si è calcolato che nel 2015 Venicemarathon abbia realizzato un indotto economico prodotto nel territorio di oltre 10 milioni di euro.

Dal canto loro, Rosa Salva e Cortesi hanno voluto sottolineare che l’A.S.D. Venicemarathon già da anni è impegnata sul fronte della sostenibilità, avendo ottenuto la certificazione ISO 20121 nel 2015, il Bronze Label dall’Associazione Internazionale delle Federazioni di Atletica Leggera e aderito alla campagna di sensibilizzazione “Enjoy Respect Venezia”.

Già la scorsa edizione della maratona di Venezia era stata oggetto di sperimentazione di buone pratiche, in particolar modo nell’ambito della mobilità sostenibile, grazie ai tavoli di concertazione con la partecipazione anche di Trenitalia e Ferrovie dello Stato, che avevano portato all’elaborazione di un modello di incentivazione del trasporto ferroviario regionale e interregionale e di razionalizzazione del trasporto su gomma.

Ma la piattaforma ‘Zero Waste Blue’ suggerisce un ampio ventaglio di soluzioni migliorative da poter applicare in sede di progettazione dell’evento. Al superamento di una soglia minima, si ottiene un attestato ‘eco-friendly’, a dimostrazione dell’impegno per la realizzazione di eventi sostenibili e quale strumento di sensibilizzazione verso i partecipanti.
“Per l’edizione di quest’anno, che si correrà il prossimo 27 ottobre – ha concluso Caner –, oltre a rafforzare gli interventi per la mobilità, intendiamo migliorare l’accessibilità del patrimonio naturale e culturale dell’area interessata dalla manifestazione sportiva, a cominciare dal Museo Nazionale di Villa Pisani. Inoltre, attraverso questo progetto ci prefiggiamo di predisporre specifici pacchetti turistici di promozione del territorio” .