Varata oggi la prima caorlina del Civv realizzata allo squero della Società di Mutuo Soccorso Carpentieri e Calafati. Giusto: “Varare un’imbarcazione tradizionale è un orgoglio”

E’ stata varata oggi la prima caorlina del Comitato internazionale di Voga Veneta (Civv) allo squero della Società di Mutuo Soccorso Carpentieri e Calafati a Castello: la barca unisce in sé la maestria dell’artigianato veneziano – è stata costruita infatti dal cantiere “Ba.Si”, di Marco Baci e Igor Silvestri – e l’amore per la voga alla veneta dei tanti soci del Civv, che ne diffondono la pratica in Europa e negli Stati Uniti.

Erano presenti alla cerimonia, oltre che alcuni alunni dell’Istituto Giorgio Cini, che praticano in questo squero il corso di manutenzione e riparazione delle imbarcazioni, anche il consigliere delegato alla Tutela delle Tradizioni, Giovanni Giusto, la consigliera Francesca Rogliani, e il presidente del Civv, Andreas Gruschka, la cui moglie Hedwig ha fatto da madrina.

La barca – 9,45 metri di lunghezza e 1,35 di larghezza -, in mogano, rovere, abete e compensato, è stata realizzata in circa 3 mesi e riporta sul fianco due acronimi: Civv e Frgg, che sta per “Frankfurter Ruder Gesellschaft Germania”, dato che è a Francoforte che verrà portata e usata, subito dopo la partecipazione alla 45. Vogalonga di domenica prossima, per poi partire per diverse altre tappe europee in futuro. “Questa caorlina – ha annunciato infatti Gruschka – diventerà l’ambasciatrice della voga alla veneta all’estero e avvicinerà molte persone alla sua pratica, grazie all’impegno del nostro Comitato, nato 10 anni fa e in costante crescita quanto a numero di soci”.

“Varare un’imbarcazione tradizionale – ha dichiarato poi il consigliere Giusto, portando i saluti e soprattutto i complimenti del sindaco Luigi Brugnaro – è sempre un orgoglio per i veneziani che vivono qui e per i veneziani nel mondo: creiamo così la vera continuità col passato. La voga alla veneta non è solo uno sport: è una cultura, un sistema di vita e se non esistessero le persone che credono in questa continuità oggi ritroveremmo le barche tipiche della Laguna solo nei libri. Invece non sono oggetti da museo: hanno 1000 anni di storia, ma ancora vengono prodotte e usate, dimostrando che Venezia è tutt’altro che una città morta. Il cantiere che ha realizzato la caorlina del Civv è anzi un esempio di ricambio generazionale, che va sicuramente sostenuto, perché rappresenta la Venezia più autentica”.

Oltre alla Vogalonga, l’altro immancabile appuntamento per la “Frgg” sarà la 61. Regata delle caorline, realizzando così un sogno che i soci del Comitato avevano da anni.